Smetti di essere il “solito te”
Forse che mi contraddico?
Benissimo, allora vuol dire che mi contraddico.
Sono vasto, contengo moltitudini.
(Walt Whitman)
– Canto di me stesso –
Hai mai desiderato tanto cambiare?
Hai mai voluto essere diverso da come sei, in qualche aspetto specifico?
Ti sei mai ritrovato a dire “Basta! Non lo faccio più!”?
E poi ci ricaschi…poi ti ritrovi a fare, dire, pensare le solite cose. Ricadi nelle solite vecchie abitudini, anche se sai che non ti aiutano. Riprovi le solite emozioni e sensazioni, anche se ti fanno male, anche se desideri con tutto il cuore provarne delle altre…
Se ti riconosci in questa breve e vaga descrizione, sappi che la quasi totalità delle persone si trova bloccata in questo meccanismo.
E sicuramente la totalità dei clienti che si rivolge a noi vuole capire come disinnescarlo!
Se succede anche a te di fallire nei tuoi tentativi di miglioramento succede perché, semplicemente, come tutte le persone di questo meraviglioso pianeta, anche tu sei sempre, prevedibilmente, te stesso.
Fai sempre gli stessi pensieri e, attraverso il tuo modo di pensare, di sentire e di agire, continui a riprodurre la realtà che vivi (e di cui ti lamenti).
Come funziona la nostra mente
Le neuroscienze hanno ormai inequivocabilmente dimostrato le reciproche influenze che esistono tra pensieri ed emozioni.
Semplificando, funziona più o meno così: un pensiero reiterato attiva precisi percorsi neurali a livello del cervello. I neurotrasmettitori fanno passare i segnali tra i neuroni permettendo a cervello e sistema nervoso di comunicare. Questi messaggeri chimici raggiungono diversi tessuti del corpo, principalmente ghiandole, e attivano il rilascio di specifici ormoni, le sostanze responsabili delle nostre sensazioni ed emozioni.
Quindi, se coltivi determinati pensieri, ad esempio preoccupazioni, paragoni con altri, auto-svalutazioni, proverai determinate emozioni come ansia, sfiducia, timore. Così come se coltivi pensieri di gratitudine, positività e ammirazione sarà per te più facile provare serenità, gioia e vitalità.
Fino a qui sembra semplice.
Spingiamoci oltre: pensieri ed emozioni reiterati vanno a determinare i tuoi comportamenti, il tipo di azioni che metti in campo nel mondo e quindi anche le risposte che otterrai.
Quando ci “sentiamo” in un certo modo, “agiamo” in un certo modo.
In aggiunta a tutto questo il nostro corpo è abitudinario. Se lo abbiamo abituato a ricevere la scarica ormonale di determinate sostanze, ne andrà in cerca, come di una droga.
Facciamo un esempio. Se ti sei abituato ad essere ansioso (l’ormone in circolo in questo caso è il cortisolo) sarà molto facile per te attivare pensieri ed emozioni legati a questo stato, rintracciando nel tuo ambiente ogni fonte di ansia.
Paradossalmente continuando a lamentarti di qualcosa, alleni il tuo corpo e la tua mente ad essere sintonizzati con quell’emozione e sarà molto più facile per il tuo cervello essere “sensibile e recettivo” a qualsiasi cosa possa essere fonte di lamento.
Letteralmente il nostro modo di pensare, sentire ed agire plasma la realtà soggettiva che viviamo, e che potrebbe essere diversa…se solo noi fossimo diversi!
Solito te = Soliti problemi
Pensieri ed emozioni potrebbero durare solo un istante, il tempo necessario per farti arrivare il messaggio che contengono. A volte però perdurano per qualche ora o per un giorno, diventando un umore.
Se il periodo in cui ti senti in un “certo modo” si fa più lungo, diciamo di qualche mese, si può parlare di temperamento, mentre se diventa un tratto stabile di te, va a costituire un tratto di personalità, come egregiamente spiega il dott. Joe Dispenza nel suo bellissimo libro “Cambia l’abitudine di essere te stesso”.
E quando tanti pensieri ed emozioni, reiterati molte volte, diventano stabili, tutto diventa prevedibile, tutto è coerente con un tuo modo d’essere e tu sei sempre uguale a te stesso.
Le ricerche dicono che quando compiamo 35 anni già il 95% di ciò che facciamo avviene per abitudine. Questo meccanismo ci permette di risparmiare energia (come buona notizia), ma dall’altra parte, la brutta notizia è che ci condanna ad inciampare sempre nelle stesse buche!
Allora, vuoi essere coerente o incoerente?
Spesso la coerenza è vissuta come un valore. Ti è mai capitato di dire o pensare “almeno sono coerente”?
Oggi noi vogliamo rovesciare un po’ questo punto di vista e proporti invece un elogio dell’incoerenza, una dichiarazione di ammirazione per l’essere e diventare almeno un po’ diverso da ciò che sei stato finora.
Non lo intendiamo come l’allontanarti dai tuoi valori profondi, ma come la possibilità di sperimentare altre tue potenzialità.
Pensaci per un attimo: e se essere sempre coerente fosse la prigione che ti impedisce di accedere alle infinite possibilità che invece hai?
Inizia ora a notare in che cosa tendi a ad essere sempre uguale a te stesso. Ad esempio:
- la mattina faccio sempre le stesse azioni, mi lavo il viso, faccio colazione mangiando sempre le stesse cose…
- una cosa che ripeto quasi sempre è che sono stanco e che il mio lavoro è noioso
- noto che quando mi sento ferita mi ritrovo sempre a reagire nello stesso modo, mi sento una vittima e mi chiudo accusando l’altro di avermi fatto del male
- mi ritrovo spesso a provare ansia e agitazione prima di parlare in pubblico e dire la mia
Nota anche quali realtà stai contribuendo a creare con questi tuoi modi d’essere:
- monotonia nelle mie giornate
- energia bassa e demotivazione
- cattive relazioni
- mancanza di successo e auto-affermazione
Hai voglia di espanderti un po’?
Vuoi provare qualcosa di diverso?
Vuoi essere finalmente un po’ incoerente ed aprirti così a nuove possibilità?
In realtà, come tutti, anche tu contieni moltitudini.
I percorsi neurali che hai attivato finora sono solo un infinitesimo di ciò che potresti creare.
E’ come se tu vivessi in una grande metropoli, con milioni di strade, posti e persone nuove da conoscere, e facessi sempre e solo il solito tragitto da A a B e da B ad A.
Come fare, quindi, per cambiare veramente?
Sii incoerente con te stesso!
Stupisci e stupisciti mostrando parti di te che solitamente tieni nell’ombra.
Sii un po’ folle!
Osa iniziare a pensare a qualcosa che non hai ancora mai pensato. Osa sentire un’emozione che non hai mai provato o anche solo immaginare nella tua mente come sarebbe sentirla. Osa fare qualcosa che non hai mai fatto.
E poi reitera questo pensiero, emozione o azione numerose volte e con convinzione!
Così starai espandendo la tua mente e mettendo a frutto quel 5% di libertà che ancora è sotto il tuo controllo volontario, per iniziare a far accadere qualcosa di nuovo nella tua Vita.
Esercizio dell’incoerenza
- Questa settimana scegli ogni giorno qualcosa di diverso da fare!
Ad esempio cambia strada per andare al lavoro, svegliati 15 minuti prima e fai un po’ di meditazione o una corsetta sul posto, mangia un cibo che non hai mai assaggiato, sorridi lì dove ti verrebbe da mettere il muso, parla lì dove la spontaneità ti porterebbe a stare zitto, cambia tipo di scarpe, rispondi “Sì” lì dove normalmente diresti di “No”. - Se vuoi maggiori ispirazioni su questo tema guarda il film “Yes Man” con Jim Carrey.
Nel film il protagonista impone a se stesso di rispondere di Sì a qualsiasi occasione e proposta arrivino nella sua vita….e le cose iniziano (naturalmente!) a cambiare… - Nota quali diverse realtà si sono create per te grazie all’esercizio dell’incoerenza!
Il tema del giocare ad essere diversi da ciò che abitualmente siamo per esplorare nuove possibilità, appartiene all’archetipo del Folle.
Se vuoi essere guidato a sviluppare questa tua parte e uscire da vecchie abitudini che ti impediscono di essere felice, consulta la nostra pagina di Counseling e Coaching e chiamaci per prendere un appuntamento.
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia il tuo commento e raccontaci gli effetti che ha avuto su di te l’esercizio dell’incoerenza.
Sono troppo pigra per essere incoerente. O forse non ho l’energia sufficiente per provare ad esserlo.
🙂 Due ipotesi plausibili… e in ogni caso può essere una buona sfida per te provarci! Iniziando magari da una piccola, piccolissima, cosa da fare in un modo diverso da solito. Ad esempio la strada per andare al lavoro la mattina? E chissà che questo piccolo cambiamento non smuova altra energia! Un abbraccio Laura!