inizia il tuo viaggio e impara ad auto-generare la Felicità
Oggi è il primo giorno di febbraio e in questa data diamo inizio a un nuovo viaggio insieme, alla scoperta dei mattoni di cui è fatta la Felicità!
Perchè occuparci di Felicità?
Perchè è importantissimo farlo! Essere felici è forse il vero fine ultimo di tutte le azioni umane, di oggi, di ieri, di domani. Se ti domandi “cosa voglio veramente?”, siamo sicure che questo tema interessi tanto anche te!
Ognuno di noi cerca di essere felice in svariati modi, più o meno sani, e alla fine l’insoddisfazione, un male dilagante nella nostra società, rimane lì dove non si è trovato un modo efficace per riuscire a sentirsi Felici.
Il problema è che cadiamo in un grave errore concettuale perché tendiamo a pensare che gli eventi esterni abbiano un impatto sul livello di felicità molto maggiore di quello che in realtà hanno.
Questo fenomeno, che si chiama “pregiudizio da impatto” (impact bias), ed è stato verificato da ricerche sul campo di Dan Gilbert, eminente psicologo di Harvard, a dal suo team.
Molti di noi con convinzione affermerebbero che eventi come vincere alla lotteria, avere un figlio, ottenere un dato lavoro, conquistare quel tale uomo o quella tal donna sicuramente appagherebbero il proprio livello di felicità e che al contrario eventi comunemente considerati “sfortunati” come diventare ciechi, avere un incidente, perdere il lavoro renderebbero infelici.
La ricerca di Gilbert, sorprendentemente, smentisce tutto questo!
L’essere umano, secondo lo psicologo di Harvard, giudica gli eventi secondo proprie simulazioni mentali che però sono spesso sbagliate, approssimative ed estreme. Siamo soggetti ad un alto “pregiudizio da impatto”!
Nella realtà eventi considerati da tutti come altamente fortunati e altamente sfortunati,hanno molto meno impatto, meno intensità e molta meno durata di quello che le persone si aspettano che avranno.
Passati tre/sei mesi dall’evento infatti (a parte rarissime eccezioni) gli eventi dell’una o dell’altra categoria non hanno di fatto alcun impatto sul livello di felicità paragonato al livello precedente all’evento stesso: passare o non passare un esame, avere o non avere quell’oggetto che tanto desideri o quel posto di lavoro, essere lasciato da qualcuno o conquistarlo sono lontanissimi dall’essere garanzie di felicità o infelicità.
In altre parole, nella tua ricerca su come essere felice non avrai risposte se continui cercare fuori!
La buonissima notizia che ti diamo questa settimana è che la felicità duratura dipende in realtà dalla tua capacità di generarla!
Puoi ottenere la Felicità concentrandoti sulle risorse interiori sotto il tuo controllo: le tue scelte, le tue azioni, i tuoi pensieri, il tuo atteggiamento piuttosto che sugli eventi esterni che non puoi controllare.
Molte religioni e filosofie lo hanno sempre saputo e insegnato, e oggi di questo si stanno occupando anche altri studiosi che, come Gilbert, fanno parte di una nuova branca della Psicologia, detta Psicologia positiva. Questi studi pionieristici dimostrano che la nostra mente è plastica e può essere allenata all’auto-generazione della Felicità attraverso buone pratiche quotidiane!
Abbiamo deciso di raccogliere per te alcune delle piú significative scoperte riguardo a come auto-generare la felicitá, basandoci sulle conclusioni fornite dalla scienza e dalla saggezza di diverse culture del mondo.
Da oggi in poi ogni settimana metteremo un nuovo mattone: ti daremo spunti concreti e pratici che ti permettano giorno dopo giorno di sperimentare nel tuo profondo uno stato di soddisfazione e serenità che duri nel tempo.
Se l’idea ti piace continua a seguirci e suggerisci ai tuoi amici di fare lo stesso iscrivendosi alla nostra newsletter (basta scriverci a info@changel.it per essere inseriti.)
Per iniziare il tuo viaggio ti suggeriamo un semplice e fondamentale esercizio di preparazione:
- Fai un elenco di tutte le tue convinzioni sulle condizioni esterne che credi potrebbero renderti felice.
- Diventa consapevole che, come tutti gli altri esseri umani, anche per te esiste un alto“pregiudizio da impatto” e che quindi tendi a sopravvalutare tali condizioni!
La consapevolezza di un’abitudine mentale inefficace è il 1° passo per instillare nuove e più proficue attitudini!
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